Musei ed AV: il cinema è sprecato per il cinema

 

Ci troviamo a Venaria Reale, vicino Torino, tenuta di caccia di Casa Savoia recentemente restaurata (200 milioni di euro e 10 anni di lavori) e riaperta al pubblico. Ma la cosa sorprendente è che il luogo si è ripopolato con i suoi abitanti. Non si tratta di ingegneria genetica ma del genio di un regista gallese e, a pensarci bene, anche della lungimiranza, nonché cultura, di qualche amministratore locale che ha compreso che i luoghi storici possono essere fruiti anche in modo diverso (nuovo?). Tutto con un budget limitato! Le nuove generazioni ringraziano del linguaggio utilizzato per introdurli in un mondo di tecnologia al servizio della storia. Anche dal punto di vista delle installazioni Audiovisive non si è utilizzato un solo metodo di proiezione:

  • all'ingresso una struttura circolare con 6 schermi circonda lo spettatore che si volta via via richiamato da un cortigiano che si anima;

  • nelle cucine schermi trasparenti per retroproiezioni multiple il capocuoco ed i suoi aiutanti in un gioco di luce riflessa e dispersa sulle pareti, da sola l'immagine di una ubriaca

  • nelle stanze del piano superiore le pareti interne fanno da schermo. Le immagini affiancate e sincronizzate di dame e cortigiani parlano della corte e spiano le stanze del duca e della duchessa.

  • vicino alla galleria di Diana su teli le immagini di Nespolo,Chiambretti e Littizzetto raccontano i riti di Venaria: la festa, la processione, la musica.

Dietro la maschera, o meglio i contenuti, una tecnologia sofisticata ma essenziale, che non si nasconde agli occhi del pubblico quasi a sottolineare la necessità della propria presenza in un museo che è stato ripopolato.

Tales from Venaria di VoluminaVideo

Redazione di MytouchVideo