Domotica:tavola rotonda alla settimana di PROMO

 

Nel panorama degli eventi italiano la "Settimana" pur essendo un classico, riserva sempre novità e spunti di riflessione. Lo scorso anno erano entrate in sala,  forse per la prima volta, le tecnologie AV,

a conferma dell'interesse per uno dei settori impiantistici più affascinanti ed in evoluzione. Quest'anno la presenza dei collaboratori di Connessioni ha dato la possibilità di esaminare dettagliatamente i sistemi video e quelli audio e le problematiche di integrazione e connessione in ambiente Home.

Ma soffermiamoci sulla tavola rotonda tenutasi in mattinata.

Il titolo era Home & Building Automation: costi e risparmi della progettazione impiantistica su misura. La relazione che doveva fungere da spunto alla discussione era di Samuel Ramella di Domotic Italia. La società di integrazione impiantistica rappresentata da Ramella utilizza lo standard Konnex ed è partita proprio da un confronto tra lo standard "europeo" e i protocolli sviluppati dalle singole aziende. Ramella ha inoltre affrontato il problema dei rapporti all'interno della filiera dell'esperto di integrazione (system integrator) con le altre figure.

Il presente articolo non è una mera cronaca, anche se sarebbe interessante riportare il punto di vista dei singoli rappresentanti delle ditte intervenute; credo comunque sia importante partire dagli spunti per arrivare a qualche riflessione di carattere generale.

 

NORME e STANDARD

Mi permetto di fare una provocazione: ancora oggi per alcuni (credo solo per alcuni) non  è ancora chiara la differenza tra norme giuridiche e norme tecniche. Il significato sociale ed economico, prima che culturale, di queste due tipologie di norme  deve essere chiaro. A partire dal fatto che spesso le norme tecniche sono dette "pseudo norme" e, credeteci, il significato non è dispregiativo!

Lungi da noi scrivere un noioso sermone o tediare con lezioni di diritto, ma diciamo solo questo: lo spirito delle Leggi (Direttive Europee comprese) è di prendere in esame l'aspetto della sicurezza allo scopo di permettere una libera circolazione delle merci e delle idee. La logica delle norme tecniche è invece quella di descrivere lo stato dell'arte delle tecnologie da ogni punto di vista; è un strumento forte perchè condiviso tra i portatori di interesse. Ormai da anni le norme sono "armonizzate" tra loro,  per cui costituiscono una fitta trama logica utile al progettista ed al produttore per realizzare, in tutta  libertà,  impianti e dispositivi innovativi.

Dire che le norme tecniche sono un limite all'innovazione è come affermare che i colori sono un limite per un pittore.

Infine, il legame tra le due tipologie di norme in Italia, almeno nel settore degli impianti, è una semplice, geniale ed innovativa legge del 1968 (L.186/1968). Solo due articoli che danno la possibilità  alla filiera di lavorare in modo sicuro,consapevole ed innovativo.

Un vero capolavoro.......se questo si può dire di una legge

 

FILIERA EDILIZIA

 

Il problema dei ruoli nella filiera edilizia è il solito problema del CHIFACOSA  ma anche del come lo fa. Credo che sia impossibile generalizzare, nel senso che non esiste un unico scenario di cantiere. Comunque, pur riferendosi ai  cantieri più organizzati, spesso i più "ricchi" (ma non dovrebbe essere il contrario per contenere meglio i costi?), gli impianti integrati (o se volete domotici) non sono ancora apprezzati e/o conosciuti da tutti. Il system integrator a chi deve rivolgersi ed in quale momento deve essere coinvolto? Il suo costo è sempre compatibile con i costi di costruzione? Potrei andare avanti con tante altre domande. Forse in questo momento servono le nostre domande, così come servono le risposte dei produttori di tecnologie. Infatti, aldilà del buonsenso italico, di cui si dovrà dotare l'impiantista ed il system integrator, serve conoscere ed approfondire le tecniche di marketing e l'approccio delle singole aziende al mercato per decidere di collaborare solo con le aziende  che possono essere partner seri e continuativi.

Concludo dicendo che non è "solo" un problema di costi e/o di protocolli, di figure della filiera ma    è anche e soprattutto un problema di strategia delle aziende di settore che devono dare "valore" e contenuti all'impiantistica di settore.

In Italia,  dove il costo del sito di costruzione è molto superiore alle medie europee mentre il costo medio degli impianti è nettamente inferiore, lo sforzo di miglioramento, anche nel dialogo con la filiera, deve riguardare tutti i protagonisti dell'impiantistica, indipendentemente dalle differenze che li separano.

Redazione MyTouchVideo